Caos in Bangladesh: studenti chiedono le dimissioni del governo

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Di Torio Alleghi
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'Pneumatici in fiamme e strade bloccate tra disordini politici'

RomeDi recente in Bangladesh sono scoppiate proteste che chiedevano le dimissioni della Prima Ministra Sheikh Hasina. I disordini sono iniziati quando gli studenti hanno contestato il sistema delle quote per i posti nel governo, che riservava il 30% delle posizioni alle famiglie dei veterani della guerra di indipendenza del 1971 contro il Pakistan. Gli studenti ritenevano che questo sistema fosse ingiusto.

Le proteste sono iniziate pacificamente, con gli studenti che chiedevano modifiche al sistema delle quote. Successivamente, ci sono stati scontri tra studenti e polizia, sfociando in violenze. La Corte Suprema ha ridotto la quota al 5%, ma le proteste sono continuate. Le autorità hanno imposto misure severe per fermare i disordini. Ora gli studenti chiedono le dimissioni del Primo Ministro.

Dal 15 luglio, si sono verificati scontri tra gli studenti dell'Università di Dhaka e la polizia, oltre che con i membri del gruppo studentesco legato al partito al governo, la Lega Awami. Questi conflitti hanno causato oltre 200 morti e migliaia di feriti. In risposta, il governo ha chiuso le scuole, bloccato l'accesso a Internet e imposto un coprifuoco con l'ordine di sparare a vista.

Il 21 luglio la Corte Suprema ha deciso di ridurre la quota riservata ai veterani al 5%, ma le proteste non si fermano. La popolazione è furiosa per l'uso della forza contro gli studenti, causando ulteriori manifestazioni. Molti in Bangladesh ritengono che i loro diritti siano calpestati. Le autorità hanno arrestato almeno 11.000 persone, peggiorando il rapporto tra governo e cittadini.

Internet e banche sono tornati alla normalità, ma le tensioni restano alte. La Prima Ministra Hasina ha offerto di parlare con i leader studenteschi, ma questi hanno rifiutato. Il capo delle proteste Nahid Islam ha scritto su Facebook che non avrebbero dialogato con un "governo assassino." Islam ha accusato il governo di arrestare e maltrattare gli studenti, rendendo impossibile una trattativa equa.

Gli studenti avevano inizialmente nove richieste. Ora si concentrano su una sola: le dimissioni di Hasina. Stanno anche chiedendo alle persone di smettere di pagare tasse e bollette e di chiudere fabbriche e uffici. Questo dimostra la loro determinazione.

La Lega Awami, guidata da Hasina, intende organizzare contro-manifestazioni. Il governo sostiene che i partiti d'opposizione come il Partito Nazionalista del Bangladesh (BNP) e il partito Jamaat-e-Islami si uniscono alle proteste per creare disordini. Entrambi i partiti d'opposizione respingono queste accuse, sebbene il Segretario Generale del BNP, Mirza Fakhrul Islam Alamgir, abbia espresso solidarietà ai manifestanti.

Sheikh Hasina, al suo quarto mandato da gennaio, è di fronte a una grave crisi. Le proteste, iniziate per le quote di lavoro, ora chiedono maggiore responsabilità e giustizia. La sua promessa di indagare sulle morti e di punire i colpevoli non ha placato i manifestanti.

Gestire questa crisi è cruciale per il governo di Hasina. I disordini dimostrano che molte persone, non solo gli studenti, sono scontente del governo. Le dure azioni delle autorità hanno intensificato questi sentimenti. I prossimi giorni saranno determinanti per capire se ci saranno colloqui o ulteriori scontri.

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