Scandalo deepfake in Corea accende le tensioni di genere
RomeLa Corea del Sud sta affrontando un notevole aumento del fenomeno della pornografia deepfake, che sta creando problemi sia sociali che legali. La questione è diventata più diffusa quando, ad agosto, sono apparse online liste non verificate che indicavano scuole con studenti coinvolti. Di conseguenza, molte donne stanno eliminando rapidamente i loro account sui social media per proteggere la propria identità. Inoltre, sono iniziati proteste pubbliche per richiedere leggi più severe contro questi contenuti dannosi.
La crisi è provocata da diversi fattori: l'uso eccessivo degli smartphone, la mancanza di un'adeguata educazione sessuale, l'assenza di regolamentazioni sui social media per i minorenni e una cultura intrisa di sessismo.
Il mondo digitale ha ampliato il potere delle persone ma ha anche aumentato i rischi, specialmente per le donne che si sentono più vulnerabili alle minacce online. La pornografia deepfake si sta diffondendo, riducendo la fiducia nella società, in particolare tra le giovani donne che temono i loro coetanei maschi. Scuole e università sono ora viste come luoghi potenziali di crimini legati ai deepfake, aggravando le questioni di genere.
Molti individui sono stati arrestati con l'accusa di essere coinvolti in crimini di deepfake, e una parte significativa di essi sono adolescenti. Il fenomeno potrebbe essere più esteso di quanto appaia, poiché spesso le vittime sono troppo imbarazzate per denunciare questi reati. Grandi piattaforme online, frequentemente accusate di diffondere contenuti illegali, sono sotto stretta sorveglianza. Telegram, una nota app di messaggistica, ha affrontato problemi legali in molti paesi, dimostrando che si tratta di una questione globale.
La crisi evidenzia come le donne siano spesso trattate come oggetti nei media sudcoreani. Indagini rivelano che molte figure pubbliche in Corea del Sud compaiono in video pornografici falsi. Questo problema va oltre internet ed è parte di norme sociali che permettono tale sfruttamento.
Dobbiamo affrontare questo problema da diverse prospettive. Ciò implica ampliare la conoscenza digitale e educare le persone su cosa sia giusto e sbagliato online. È necessario anche avere leggi rigide per punire i trasgressori e supportare chi subisce danni. Promuovendo rispetto e responsabilità nel comportamento online, possiamo affrontare questa questione seria. Sarà necessario l'impegno deciso di insegnanti, leader governativi e aziende tecnologiche, oltre a un cambiamento nel modo di pensare della società, per risolvere davvero il problema.
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