Ex funzionario accusa: principe Mohammed falsificò firma del re per Yemen
RomeSaad al-Jabri, un ex-funzionario saudita di alto rango, ha accusato il principe ereditario Mohammed bin Salman di aver contraffatto la firma di suo padre per approvare un ordine reale che ha avviato il coinvolgimento dell'Arabia Saudita nella guerra in Yemen. Al-Jabri ha riferito alla BBC che una fonte affidabile del Ministero dell'Interno saudita ha confermato la falsificazione. Ha anche aggiunto che la salute mentale del re Salman era precaria in quel periodo, rendendolo incapace di prendere una decisione così importante.
La guerra in Yemen, iniziata quasi dieci anni fa con l'obiettivo di sconfiggere i ribelli Houthi sostenuti dall'Iran, ha provocato la morte di oltre 150.000 persone e ha generato una delle peggiori crisi umanitarie a livello mondiale.
- Il conflitto ebbe inizio con la promessa del principe Mohammed di una vittoria rapida.
- Il bilancio delle vittime comprende migliaia di civili.
- La situazione ha compromesso le attività marittime nel Mar Rosso.
- La Marina degli Stati Uniti ha affrontato combattimenti intensi, senza precedenti dalla Seconda Guerra Mondiale, a causa degli attacchi Houthi alle navi.
Le affermazioni di al-Jabri aggiungono ulteriore complessità alla già calda questione dell'ascesa al potere del principe Mohammed. Non si è fermato a una singola accusa. Ha anche dichiarato che il principe ereditario avrebbe pensato di uccidere l'ex re Abdullah utilizzando un veleno proveniente dalla Russia. In un'altra intervista, queste stesse accuse sono state menzionate, dimostrando che al-Jabri ripete spesso queste affermazioni.
Al-Jabri lavorava per l'ex principe ereditario Mohammed bin Nayef, noto per i suoi stretti legami con gli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo. Bin Nayef è stato sostituito dal principe Mohammed ed è ritenuto sotto arresto domiciliare, alimentando ulteriormente le polemiche riguardo alla lotta di potere all'interno della famiglia reale saudita.
Il principe Mohammed avrebbe pianificato di uccidere al-Jabri, rendendo la vicenda più personale. Al-Jabri è fuggito dal Paese per evitare questo tentato omicidio e le sue azioni legali nei tribunali statunitensi avvalorano le sue affermazioni. Continua a temere per la sua vita ed è preoccupato per i suoi figli, imprigionati in Arabia Saudita.
Se confermate, queste gravi accuse indicano violazioni etiche e legali significative da parte dei vertici sauditi. Suggeriscono che il principe Mohammed possa aver adottato misure estreme per mantenere il suo potere e realizzare i suoi obiettivi, come la guerra controversa in Yemen.
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