Condanna a morte revocata per rapper che protestava contro Mahsa Amini

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Di Giovanni Dosa
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Graffiti di protesta su muro con catene spezzate.

RomeL'Iran annulla la condanna a morte del rapper Salehi, noto per le sue canzoni che criticavano la morte di Mahsa Amini. Amini, 22 anni, morì nel 2022 mentre era sotto custodia della polizia morale iraniana dopo essere stata arrestata per non aver indossato correttamente il velo.

Salehi ha criticato il governo attraverso la sua musica. È stato incarcerato per un anno per aver partecipato alle proteste. Scarcerato lo scorso novembre, è stato nuovamente arrestato poco dopo. Salehi ha dichiarato di essere stato torturato dopo il suo arresto nell'ottobre 2022.

Punti Chiave:

  • Salehi ha criticato il governo iraniano nella sua musica.
  • È stato incarcerato per aver partecipato alle proteste per la morte di Mahsa Amini.
  • Salehi ha dichiarato di essere stato torturato in prigione.
  • La sua condanna a morte è stata ora annullata.

Esperti degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite hanno denunciato il caso di Salehi, criticando l'Iran per la continua repressione del dissenso. Le proteste per la morte di Mahsa Amini sono state per lo più pacifiche, ma l'Iran ha risposto con violenza. Più di 500 persone sono state uccise e oltre 22.000 sono state arrestate.

La musica di Salehi è diventata un simbolo delle proteste. In una canzone, ha cantato della morte di Amini, dicendo che qualcuno è stato punito per aver mostrato i capelli. Ha anche accennato alla possibile fine del governo religioso in Iran in un'altra parte del brano.

Dopo il suo primo rilascio, Salehi ha parlato della sua esperienza in prigione, pubblicando un video online in cui affermava di essere stato torturato. Successivamente, i media statali hanno diffuso un altro video di Salehi, questa volta bendato e con delle scuse per le sue precedenti dichiarazioni. Molti credono che sia stato costretto a farlo.

Nel 2023, Salehi è stato condannato a oltre sei anni di carcere per aver partecipato alle proteste. Gli investigatori delle Nazioni Unite hanno attribuito la responsabilità della morte di Amini all'Iran e hanno sottolineato la dura reazione del governo.

Le reazioni internazionali al caso di Salehi sono state intense. Molti vedono la vicenda come parte della più ampia lotta per i diritti umani in Iran. L'annullamento della condanna a morte è percepito come un piccolo, ma significativo passo avanti. Tuttavia, permangono preoccupazioni riguardo alla mancanza di libertà di espressione e di libertà politica nel paese.

I sostenitori di Salehi chiedono la sua liberazione. Affermano che la sua musica e il suo attivismo sono espressioni del suo pensiero e non dovrebbero portarlo in prigione. Il mondo sta seguendo con grande attenzione questa vicenda. C'è molta preoccupazione riguardo alle violazioni dei diritti umani in Iran.

Le notizie su Salehi e Mahsa Amini mettono in luce i problemi in Iran. Emergono conflitti tra il governo e la popolazione. I manifestanti chiedono cambiamenti, e la risposta del governo è stata dura e violenta.

Molti sperano in una migliore tutela della libertà di parola con i cambiamenti in atto. L'annullamento della condanna a morte di Salehi mette in evidenza questa questione. Il trattamento dell'Iran nei confronti del dissenso e dell'attivismo politico ha significative conseguenze sui diritti umani.

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