Armonizzare l'innovazione tecnologica e la governance per raggiungere gli obiettivi climatici globali
RomeLe emissioni di CO2 stanno aumentando nonostante i progressi nella tecnologia delle energie pulite. L'Accordo di Parigi mira a mantenere il riscaldamento globale sotto i 1,5°C, il che richiede una rapida riduzione delle emissioni di CO2 e una maggiore attenzione ad altri gas serra. Un recente studio pubblicato su Nature Climate Change evidenzia questi problemi e sottolinea le grandi sfide che dobbiamo affrontare.
Uno studio del Center for Global Sustainability dell'Università del Maryland e del progetto ENGAGE ha utilizzato modelli avanzati per valutare diverse politiche climatiche. Questi modelli hanno analizzato quanto siano realistiche queste politiche, tenendo conto della tecnologia e delle dinamiche sociali. Una scoperta importante è che la capacità di un paese di raggiungere gli obiettivi di temperatura dipende fortemente dalle sue istituzioni. Molti paesi non riescono ad adottare efficacemente politiche climatiche a causa della mancanza di una governance solida.
La ricerca evidenzia tre punti principali: le politiche climatiche sono più efficaci quando le istituzioni sono solide, i paesi ricchi dovrebbero aiutare le aree maggiormente a rischio e le nuove tecnologie devono essere sostenute da politiche più forti.
Questo studio mette in luce una questione importante spesso trascurata nei dibattiti sul clima: la disparità di capacità tra paesi. Tecnologie come l'energia solare ed eolica sono fondamentali, ma senza sistemi governativi adeguati per utilizzarle e gestirle, non potranno esprimere tutto il loro potenziale. Ad esempio, mentre Stati Uniti e Unione Europea hanno i mezzi per investire in energie rinnovabili, molti paesi in via di sviluppo mancano di infrastrutture di base e politiche climatiche efficaci. Questo evidenzia la necessità di una forte cooperazione internazionale.
I paesi ricchi devono supportare quelli meno sviluppati con tecnologia e una gestione efficace. Per far funzionare l'azione climatica, è necessario che comprenda:
- Fornire assistenza finanziaria e competenze tecniche.
- Rafforzare le istituzioni regionali e gli enti regolatori.
- Promuovere collaborazioni multilaterali per il trasferimento di conoscenze.
- Incoraggiare adattamenti delle politiche locali ai contesti regionali.
I paesi più ricchi possono ridurre drasticamente le loro emissioni adottando auto elettriche, dispositivi a risparmio energetico e abitudini sostenibili. È fondamentale che le politiche si concentrino non solo sulla produzione di energia rinnovabile, ma anche sulla riduzione dell'uso e dello spreco di energia.
Per raggiungere gli obiettivi climatici, è fondamentale equilibrare le nuove tecnologie con una solida governance. I piani futuri dovranno considerare le capacità regionali e promuovere la cooperazione internazionale per colmare le lacune. Un maggiore sostegno globale può aumentare notevolmente le possibilità di raggiungere l'obiettivo di 1,5°C stabilito dall'Accordo di Parigi.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s41558-024-02073-4e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Christoph Bertram, Elina Brutschin, Laurent Drouet, Gunnar Luderer, Bas van Ruijven, Lara Aleluia Reis, Luiz Bernardo Baptista, Harmen-Sytze de Boer, Ryna Cui, Vassilis Daioglou, Florian Fosse, Dimitris Fragkiadakis, Oliver Fricko, Shinichiro Fujimori, Nate Hultman, Gokul Iyer, Kimon Keramidas, Volker Krey, Elmar Kriegler, Robin D. Lamboll, Rahel Mandaroux, Pedro Rochedo, Joeri Rogelj, Roberto Schaeffer, Diego Silva, Isabela Tagomori, Detlef van Vuuren, Zoi Vrontisi, Keywan Riahi. Feasibility of peak temperature targets in light of institutional constraints. Nature Climate Change, 2024; DOI: 10.1038/s41558-024-02073-4Condividi questo articolo