Diagnosi precoce del cancro ai polmoni con chip CDEXO
RomeRicercatori dell'Università del Michigan hanno sviluppato un nuovo microchip in grado di rilevare il cancro ai polmoni attraverso un semplice esame del sangue. Questa tecnologia accelera la diagnosi rendendola dieci volte più rapida e 14 volte più precisa rispetto ai metodi precedenti. Il segreto di questo avanzamento sta nella capacità di raccogliere particelle chiamate esosomi dal plasma sanguigno. Questi esosomi trasportano segnali cellulari cruciali, come proteine e frammenti di DNA o RNA, che aiutano a identificare il cancro.
Caratteristiche principali di questa tecnologia includono:
- L'utilizzo di nanoparticelle d'oro modellate come dischi attorcigliati per catturare efficacemente gli esosomi.
- Alta specificità grazie alla dicroismo circolare, che analizza l'orientamento della torsione delle proteine sugli esosomi.
- Capacità di distinguere tra individui sani e persone con cancro ai polmoni basandosi su segnali luminosi.
Chip CDEXO: una nuova frontiera nella diagnosi del cancro
Il chip CDEXO rappresenta un'innovativa soluzione per migliorare la diagnosi del cancro. I ricercatori inizialmente pensavano che gli esosomi fossero solo scarti cellulari, ma oggi sanno che questi elementi facilitano la comunicazione tra le cellule e influenzano la diffusione del cancro. Gli esosomi cancerosi favoriscono la crescita dei tumori preparando i nuovi tessuti ad accogliere le cellule cancerose. Questa scoperta potrebbe consentire una diagnosi del cancro più precoce e lo sviluppo di trattamenti mirati ai principali cambiamenti genetici nei tumori.
Chip CDEXO rivoluziona il trattamento del cancro ai polmoni
Il chip CDEXO è innovativo perché riesce a rilevare le variazioni nelle proteine presenti negli esosomi, minuscole particelle collegate alle cellule. Quando le proteine subiscono mutazioni, alterano l’interazione degli esosomi con la luce polarizzata. Questa tecnologia sfrutta tali cambiamenti per identificare le mutazioni associate al cancro ai polmoni e monitorarne l'evoluzione. Ciò potrebbe portare a trattamenti oncologici più personalizzati, focalizzandosi su mutazioni specifiche che influenzano il progresso della malattia.
Il chip CDEXO viene utilizzato insieme ai metodi diagnostici tradizionali e potrebbe avere applicazioni oltre il cancro ai polmoni. L'obiettivo è impiegare questa tecnologia per individuare diversi tipi di tumori, rivoluzionando il modo in cui li diagnostichiamo oggi. Questo metodo potrebbe consentire di rilevare i tumori in fase precoce, migliorando le decisioni terapeutiche e portando a risultati migliori per i pazienti. Riconoscendo diversi schemi nelle mutazioni tumorali, futuri miglioramenti potrebbero rendere questo esame del sangue più preciso e affidabile.
Questo studio ci illumina sul cancro e su progressi non invasivi per individuarlo, prospettando un futuro promettente per la diagnosi e cura del cancro.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1016/j.matt.2024.09.005e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Yoon-Tae Kang, Ji-Young Kim, Emine Sumeyra Turali-Emre, Abha Kumari, Hee-Jeong Jang, Minjeong Cha, Colin Palacios-Rolston, Chitra Subramanian, Emma Purcell, Sarah Owen, Chung-Man Lim, Rishindra Reddy, Shruthi Jolly, Nithya Ramnat, Sunitha Nagrath, Nicholas A. Kotov. Chiroptical detection and mutation analysis of cancer-associated extracellular vesicles using microfluidics with oriented chiral nanoparticles. Matter, 2024; DOI: 10.1016/j.matt.2024.09.005Condividi questo articolo