Scoperto il meccanismo cellulare che potenzia l'energia cerebrale e migliora la salute cognitiva senile

RomeScienziati dell'UCL hanno scoperto un metodo per aumentare l'energia cerebrale, potenzialmente migliorando la salute del cervello con l'età. Sotto la guida del Professor Alexander Gourine, il team ha studiato gli astrociti, un tipo di cellula cerebrale. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature.

Gli astrociti sono essenziali per il funzionamento del cervello. Supportano i neuroni fornendo loro energia. Quando i neuroni hanno bisogno di più energia, gli astrociti usano le loro riserve di glucosio per produrre lattato. Questo fornisce rapidamente energia aggiuntiva ai neuroni.

Ecco alcuni punti chiave dello studio:

• Gli astrociti supportano i neuroni fornendo loro energia al bisogno.
• Utilizzano riserve di glucosio e producono lattato a tale scopo.
• Recettori specifici sugli astrociti rilevano quando i neuroni necessitano di maggiore energia.
• Una molecola chiamata adenosina è cruciale in questo processo.
• Lo stesso meccanismo è utilizzato per il reclutamento di energia nei muscoli e nel fegato.

Il professor Gourine ha sottolineato l'importanza di comprendere come gli astrociti monitorano l'uso energetico nei neuroni. Durante gli esperimenti, i ricercatori hanno utilizzato topi e campioni cellulari. Hanno scoperto che certi recettori negli astrociti possono percepire l'attività dei neuroni. Questi recettori avviano un processo che coinvolge l'adenosina, la quale attiva il metabolismo del glucosio e l'apporto energetico negli astrociti.

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Quando i ricercatori hanno disattivato questi recettori nei topi, le funzioni cerebrali dei topi sono peggiorate. Hanno avuto problemi con l'attività cerebrale globale, la memoria e il sonno. Ciò dimostra che la via di segnalazione che hanno scoperto è fondamentale per l'apprendimento, la memoria e il sonno.

Il Dr. Shefeeq Theparambil dell'Università di Lancaster ha partecipato allo studio, spiegando che questo metodo potrebbe essere utile nel trattamento di malattie cerebrali in cui l'uso di energia è ridotto, come la neurodegenerazione e la demenza.

Secondo il Professor Gourine, l'equilibrio energetico del cervello peggiora con l'avanzare dell'età, e questo declino è più rapido nelle malattie come l'Alzheimer. Lo studio propone un possibile farmaco capace di ripristinare l'energia cerebrale, proteggere la funzione del cervello, mantenere la mente lucida e favorire una salute cerebrale a lungo termine.

Lo studio, finanziato da Wellcome, ha coinvolto scienziati di varie università: Lancaster University, Imperial College London, King’s College London, Queen Mary University of London, University of Bristol, University of Warwick e University of Colorado.