Big Lots si rifugia nel Chapter 11: venduta a Nexus
RomeBig Lots, un rivenditore a basso costo, ha dichiarato fallimento secondo il Capitolo 11 a causa della bassa spesa dei clienti e delle vendite in calo. L'azienda prevede di vendere i propri beni e attività a Nexus Capital Management, una società di private equity. Big Lots afferma che l'alta inflazione e i tassi d'interesse in aumento hanno danneggiato il suo fatturato, soprattutto nei prodotti per la casa e stagionali.
Negli ultimi anni, Big Lots ha affrontato diverse difficoltà, con vendite in calo nei negozi aperti da almeno un anno per nove trimestri consecutivi. Nonostante alcuni segnali di miglioramento, il consiglio ha deciso che vendere a Nexus fosse la soluzione migliore per il futuro dell'azienda. La vendita, supervisionata dal tribunale, garantirà l'apertura dei negozi Big Lots sia fisicamente che online, ma alcuni punti vendita chiuderanno. Il numero esatto e le località di queste chiusure non sono stati resi noti.
I principali punti sono: la compagnia ha presentato istanza di fallimento secondo il Capitolo 11, è in corso di vendita a Nexus Capital Management, l'alta inflazione e i tassi di interesse influiscono sulla spesa dei consumatori, alcuni negozi potrebbero chiudere e la vendita è supervisionata dal tribunale mentre i negozi restano operativi.
Big Lots affronta una dura concorrenza da parte di altri negozi discount che spesso offrono promozioni migliori e prezzi più bassi. L'azienda ha faticato perché deve proporre sconti più allettanti per attirare i clienti in cerca di occasioni. Neil Saunders, il direttore generale di GlobalData, ha affermato che Big Lots deve migliorare il suo valore per avere successo dopo il fallimento.
Big Lots ha ottenuto finanziamenti per 707,5 milioni di dollari, inclusi 35 milioni dai prestatori attuali. Questi fondi, insieme ai ricavi delle operazioni aziendali in corso, dovrebbero fornire liquidità sufficiente per sostenere l'azienda durante il processo di vendita. La Borsa di New York ha avvertito Big Lots poiché il prezzo medio delle sue azioni è sceso sotto $1 per 30 giorni consecutivi di contrattazioni. Tuttavia, le azioni non saranno rimosse immediatamente dalla borsa se l'azienda farà ricorso.
Nexus Capital sarà il primo offerente nell'asta, ma si potranno ancora accettare altre offerte superiori. Se Nexus riuscirà ad ottenere l'accordo, la chiusura è prevista per il quarto trimestre di quest'anno. Bruce Thorn, Presidente e CEO di Big Lots, ha affermato che vendere a Nexus porterà stabilità finanziaria e migliorerà le operazioni aziendali. Questo aiuterà Big Lots a rafforzare la sua posizione come leader nel mercato dei discount.
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