Tregua temporanea con Hamas: pace duratura ancora difficile

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Di Fedele Bello
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Bandiere di Israele e Hamas con sfondo incrinato.

RomeIl ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha lasciato intendere che potrebbe essere possibile una tregua a breve termine con Hamas, ma una pace duratura sembra ancora lontana. Questa dichiarazione arriva in un momento di crescente tensione e con una combinazione di obiettivi politici e militari.

Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha recentemente affermato che Israele dovrebbe mantenere per sempre il controllo di una zona cruciale lungo il confine di Gaza con l'Egitto. Il Ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha invece proposto un ritiro temporaneo di sei settimane da quest'area per liberare gli ostaggi senza compromettere la sicurezza di Israele. Questo ha generato disaccordi, con la maggior parte dei membri del Gabinetto che sostiene Netanyahu.

Il nuovo piano di pace, sostenuto dagli Stati Uniti, prevede tre fasi.

Una tregua di sei settimane nei combattimenti, Hamas rilascia alcuni ostaggi, Israele libera diversi prigionieri palestinesi, Ritiro delle truppe dai centri abitati palestinesi, Rimpatrio degli sfollati di Gaza, Facilitazione di aiuti umanitari su larga scala.

John Kirby, portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha dichiarato che le richieste di Hamas per dei cambiamenti rappresentano un grande ostacolo all'accordo. Hamas ha negato queste affermazioni, accusando gli Stati Uniti di parzialità. Gallant esprime dubbi sulla seconda fase del piano, che prevede la cessazione completa delle ostilità. Ha ribadito gli obiettivi di Israele: liberare tutti gli ostaggi, smantellare il potere militare e governativo di Hamas, e assicurarsi che Hamas non possa più minacciare Israele in futuro.

Gallant ha affermato che è improbabile raggiungere questi obiettivi a breve termine poiché Hamas spesso ritorna nelle zone lasciate dalle forze israeliane. Ha inoltre menzionato l'assenza di un piano per la gestione di Gaza dopo il conflitto. Gallant ha criticato Hamas per la sua mancanza di cooperazione nei negoziati e ha chiesto una maggiore pressione internazionale sul gruppo.

Gallant ritiene che una tregua potrebbe ridurre le tensioni con Hezbollah e permettere agli israeliani sfollati nelle regioni settentrionali vicine al confine libanese di tornare a casa. Hezbollah è stato molto attivo nel conflitto, aggravando la situazione con continui attacchi transfrontalieri sin dall’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Ritiene che la tregua sia una buona opportunità per migliorare la sicurezza in diverse aree. È ancora incerto se Hamas accetterà un accordo che prevede la liberazione dei loro ostaggi in cambio di una breve pausa delle azioni militari israeliane. Tuttavia, i mediatori internazionali stanno cercando di elaborare un piano che soddisfi tutte le parti coinvolte.

Il Presidente Joe Biden spera in una soluzione. In Israele, il governo è sotto pressione per raggiungere un accordo, specialmente dopo che sei ostaggi sono stati recentemente uccisi. Questo sottolinea quanto siano cruciali e complessi questi negoziati.

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