Impatto umano sulla biodiversità più grave del previsto
RomeRicerca scientifica: l'Università di Birmingham rivela come le attività umane abbiano danneggiato notevolmente la biodiversità del nostro pianeta. Negli ultimi 130.000 anni, molte specie di uccelli si sono estinte, causando una significativa perdita delle funzioni che questi animali svolgono in natura. Lo studio sottolinea l'importanza di comprendere i vari aspetti della biodiversità, andando oltre il semplice conteggio delle specie esistenti.
Risultati principali dello studio:
- Numero di Estinzioni: Oltre 600 specie di uccelli si sono estinte dal Pleistocene Tardivo a causa delle attività umane.
- Storia Evolutiva: Sono stati persi circa 3 miliardi di anni di storia evolutiva unica.
- Diversità Funzionale: Circa il 7% della diversità funzionale globale degli uccelli è scomparso.
Gli uccelli giocano un ruolo fondamentale nell'ecosistema. Essi contribuiscono a tenere sotto controllo i parassiti, disseminare semi e impollinare le piante. L'estinzione degli uccelli interromperebbe queste funzioni, portando a un aumento di parassiti e malattie, oltre a una diminuzione della crescita di nuove piante. Ad esempio, con meno uccelli, la dispersione dei semi risulta meno efficiente, rallentando la crescita delle piante e il recupero delle foreste. Questo problema non solo impatta l'ambiente attuale, ma lo rende anche meno resiliente ai cambiamenti climatici futuri.
Il lavoro di ricerca sottolinea l’importanza di studiare le estinzioni passate per prevedere i problemi ecologici futuri. Sebbene lo studio riguardi gli uccelli, risultati simili potrebbero verificarsi in altri gruppi animali. La perdita di queste specie può indebolire gli ecosistemi, rendendoli meno stabili e adattabili. Comprendere queste tendenze è fondamentale per sviluppare piani di conservazione efficaci.
Gli sforzi per preservare l'ambiente dovrebbero concentrarsi sul mantenimento della salute degli ecosistemi, piuttosto che sulla protezione delle singole specie. Capire i diversi ruoli che le specie svolgono all'interno degli ecosistemi potrebbe condurre a soluzioni migliori a lungo termine. I risultati dello studio possono aiutare a sviluppare strategie che considerino le complesse cause della perdita di biodiversità.
Il pianeta affronta sfide continue con la perdita di specie, e comprendere gli effetti di questa perdita può guidare gli sforzi futuri per proteggere e ripristinare la natura. Analizzando il funzionamento delle diverse specie e le loro relazioni evolutive, scienziati e decisori politici possono meglio prepararsi per perdite future. Questo approccio è essenziale per ridurre gli impatti ambientali a lungo termine delle azioni umane.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1126/science.adk7898e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Thomas J. Matthews, Kostas A. Triantis, Joseph P. Wayman, Thomas E. Martin, Julian P. Hume, Pedro Cardoso, Søren Faurby, Chase D. Mendenhall, Paul Dufour, François Rigal, Rob Cooke, Robert J. Whittaker, Alex L. Pigot, Christophe Thébaud, Maria Wagner Jørgensen, Eva Benavides, Filipa C. Soares, Werner Ulrich, Yasuhiro Kubota, Jon P. Sadler, Joseph A. Tobias, Ferran Sayol. The global loss of avian functional and phylogenetic diversity from anthropogenic extinctions. Science, 2024; 386 (6717): 55 DOI: 10.1126/science.adk7898Condividi questo articolo