Pianeta simile alla Terra orbita attorno a una nana bianca
RomeAstronomi dell'Università della California, Berkeley, hanno scoperto un sistema planetario distante 4.000 anni luce da noi. Questo sistema comprende una nana bianca e un pianeta delle dimensioni della Terra che orbita a una distanza due volte maggiore rispetto all'orbita terrestre intorno al nostro Sole. Questa scoperta aiuta gli scienziati a comprendere come il nostro Sole potrebbe evolversi in futuro e come i pianeti potrebbero continuare ad esistere attraverso questi cambiamenti.
Man mano che il nostro sole invecchia, si trasformerà in un gigante rosso, una fase in cui i suoi strati esterni si espanderanno e potrebbero inglobare Mercurio e Venere. Durante questa trasformazione, il sole perderà parte della sua massa, spingendo i pianeti rimanenti su orbite più ampie. Alla fine, il sole perderà i suoi strati esterni, lasciando un nucleo denso conosciuto come nana bianca. Questo processo suggerisce che la Terra potrebbe ritrovarsi in una posizione simile a quella di un lontano pianeta studiato dal team di Berkeley.
Scoperte Chiave sull'Evoluzione Stellare
I principali risultati di questa scoperta includono:
- Molte stelle attraversano cicli di vita che le portano a diventare giganti rosse e infine nane bianche.
- Teorie attuali indicano che gli oceani della Terra potrebbero evaporare a causa di un effetto serra incontrollato, prima che il sole la inglobi.
- Il microlensing si rivela un metodo fondamentale per scoprire sistemi planetari non osservabili con tecniche tradizionali.
Scoperto un sistema stellare lontano: la gravità ha interagito con la luce di un'altra stella, suggerendo la presenza di una nana bianca. Utilizzando ottiche avanzate al Keck Observatory, gli scienziati hanno confermato l'assenza di una stella ordinaria. Ciò supporta l'idea che questo sistema potrebbe rappresentare il futuro del nostro sistema solare.
Questa scoperta offre informazioni cruciali su dove la vita potrebbe esistere nello spazio. Con l'espansione del sole in una stella gigante rossa, zone più lontane dalla Terra potrebbero diventare abitabili per un certo periodo. Lune come Europa ed Encelado potrebbero sviluppare le condizioni necessarie per sostenere la vita, offrendo così eventuali futuri rifugi per l'umanità mentre la zona in cui può esistere la vita si sposta verso l'esterno.
Questa scoperta dimostra che gli astronomi hanno molti modi per studiare i pianeti al di fuori del nostro sistema solare e le attività nei sistemi stellari. Con il progresso della tecnologia, avremo più opportunità di osservare le diverse fasi dello sviluppo dei sistemi planetari, permettendoci di comprendere meglio il loro funzionamento e la possibilità di vita in altre parti dell'universo.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s41550-024-02375-9e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Keming Zhang, Weicheng Zang, Kareem El-Badry, Jessica R. Lu, Joshua S. Bloom, Eric Agol, B. Scott Gaudi, Quinn Konopacky, Natalie LeBaron, Shude Mao, Sean Terry. An Earth-mass planet and a brown dwarf in orbit around a white dwarf. Nature Astronomy, 2024; DOI: 10.1038/s41550-024-02375-9Condividi questo articolo