Ecco come il desametasone salva vite nei casi gravi di COVID-19 secondo i ricercatori

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Di Giovanni Dosa
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Diagramma della molecola di desametasone con rappresentazione del coronavirus.

RomeI ricercatori del Centro Tedesco per le Malattie Neurodegenerative (DZNE) e della Charité - Universitätsmedizin di Berlino hanno scoperto perché il dexamethasone sia efficace nel trattamento dei casi gravi di COVID-19. Il Dexamethasone aiuta influenzando il sistema immunitario, migliorando così le condizioni dei pazienti. Tuttavia, non funziona per tutti.

La ricerca ha analizzato i monociti, un tipo di globuli bianchi. Gli scienziati hanno utilizzato analisi a singola cellula per studiare come il dexamethasone influenzi queste cellule e se possa essere utile nel trattamento. Hanno scoperto che in alcuni pazienti i monociti rispondono al trattamento e le condizioni migliorano. Tuttavia, in altri pazienti, la condizione rimane invariata o peggiora.

Principali conclusioni:

  • Il desametasone influisce sui monociti, componenti del sistema immunitario.
  • La risposta dei monociti indica l'efficacia del farmaco.
  • Il sequenziamento a singola cellula è stato cruciale per questa scoperta.

La dottoressa Anna Aschenbrenner e il suo team hanno scoperto che i monociti mostrano un modello specifico quando un paziente è malato. Quando il farmaco desametasone è efficace, modifica questo modello nei monociti, suggerendo una maggiore probabilità di guarigione per il paziente. Il dottor Florian Kurth ha sottolineato che questi cambiamenti nei monociti avvengono prima che si noti un miglioramento nello stato di salute del paziente. Questa modifica precoce può aiutare i medici a capire se il trattamento sta funzionando.

Il metodo dei ricercatori potrebbe trovare un'applicazione più ampia. Il Prof. Dr. Leif Erik Sander ha spiegato che questo approccio potrebbe accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci e rendere le terapie più personalizzate. L'integrazione delle sperimentazioni cliniche con l'analisi molecolare offre una comprensione migliore del funzionamento dei medicinali e ne prevede l'efficacia.

Lo studio ha utilizzato campioni di sangue di pazienti trattati con desametasone al Charité. Analizzando questi campioni in diverse fasi della malattia, i ricercatori sono riusciti a esaminarli in dettaglio. Hanno scoperto che il comportamento dei monociti poteva prevedere come i pazienti avrebbero risposto ai trattamenti futuri.

Ulteriori ricerche sono necessarie prima di applicare questi risultati nella pratica medica. Tuttavia, i dati preliminari sono promettenti e indicano che la medicina personalizzata potrebbe sfruttare le risposte delle cellule immunitarie per prevedere e migliorare gli esiti dei trattamenti.

Questa ricerca non è cruciale solo per il COVID-19, ma anche per altre malattie. Dimostra che l'uso di analisi molecolare avanzata può aiutare a sviluppare trattamenti più efficaci. Questo potrebbe rivoluzionare la produzione di nuovi farmaci e la scoperta precoce di cure efficaci. Per diverse malattie, altri tipi di cellule saranno indicatori importanti. Una volta identificate queste cellule, possiamo utilizzare test di laboratorio più semplici per monitorare i cambiamenti.

Questa notizia porta speranza ai pazienti affetti da COVID-19 e ad altre gravi malattie. Comprendere come funziona il dexamethasone a livello molecolare potrebbe permettere trattamenti più personalizzati ed efficaci. La ricerca svolta dal DZNE e dalla Charité rappresenta un importante progresso nella scienza medica e potrebbe aprire la strada a futuri sviluppi.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1016/j.cell.2024.06.014

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Rainer Knoll, Elisa T. Helbig, Kilian Dahm, Olufemi Bolaji, Frederik Hamm, Oliver Dietrich, Martina van Uelft, Sophie Müller, Lorenzo Bonaguro, Jonas Schulte-Schrepping, Lev Petrov, Benjamin Krämer, Michael Kraut, Paula Stubbemann, Charlotte Thibeault, Sophia Brumhard, Heidi Theis, Gudrun Hack, Elena De Domenico, Jacob Nattermann, Matthias Becker, Marc D. Beyer, David Hillus, Philipp Georg, Constantin Loers, Janina Tiedemann, Pinkus Tober-Lau, Lena Lippert, Belén Millet Pascual-Leone, Frank Tacke, Gernot Rohde, Norbert Suttorp, Martin Witzenrath, Antoine-Emmanuel Saliba, Thomas Ulas, Julia K. Polansky, Birgit Sawitzki, Leif E. Sander, Joachim L. Schultze, Anna C. Aschenbrenner, Florian Kurth. The life-saving benefit of dexamethasone in severe COVID-19 is linked to a reversal of monocyte dysregulation. Cell, 2024; DOI: 10.1016/j.cell.2024.06.014
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