Proteste a Sofia contro il divieto LGBTQ+ nelle scuole bulgare

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Di Maria Astona
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Bandiere arcobaleno e cartelli di protesta fuori dalla scuola bulgara

RomeCentinaia di manifestanti si sono radunati davanti al parlamento bulgaro per protestare contro una nuova norma che vieta di parlare di tematiche LGBTQ+ nelle scuole. La legge mira specificamente a impedire la discussione o la promozione di idee relative a orientamenti sessuali o identità di genere che non sono tradizionali. Intende fermare le conversazioni su qualsiasi orientamento sessuale che non sia eterosessuale. Nello stesso giorno, i legislatori hanno anche approvato una legge che definisce l'orientamento sessuale "non tradizionale" come qualsiasi attrazione che non sia tra un uomo e una donna.

Gruppi europei per i diritti criticano la nuova legge. Forbidden Colors, un'organizzazione belga, ha espresso forte opposizione, affermando che la legge danneggia i diritti fondamentali delle persone LGBTQ+, in particolare dei bambini. Esprimono preoccupazione che la Bulgaria possa adottare misure severe come quelle di altri paesi dell'Europa dell'Est.

Preoccupazioni principali:

  • Violazione dei diritti LGBTQ+ in Bulgaria.
  • Paragoni con le leggi anti-LGBTQ+ in Russia e altri paesi.
  • Mancata ratifica della Convenzione di Istanbul.

Il governo bulgaro non è il solo a prendere tali provvedimenti; leggi simili contro la comunità LGBTQ+ sono state approvate anche in Ungheria, Bosnia, Moldova e Turchia. Queste normative mirano a sostenere i valori tradizionali, ma finiscono per danneggiare le comunità emarginate.

L'Unione Europea ha ripetutamente sollecitato la Bulgaria a rispettare e proteggere i diritti LGBTQ+. L'incapacità della Bulgaria di ratificare la Convenzione di Istanbul, a causa di timori infondati riguardanti il sostegno ai diritti LGBTQ+, ha intensificato le critiche sul suo record in materia di diritti umani. È sorprendente che in un'unione basata sull'uguaglianza, alcuni paesi membri trovino ancora difficile mantenere questi valori.

Le modifiche alle leggi in Bulgaria sono notevoli. Esse riflettono il conflitto tra visioni conservatrici e progressiste nell'Europa orientale. Mentre altri Paesi adottano misure simili, l'Unione Europea fatica a mantenere l'unità sui diritti umani. Questo problema riguarda non solo i diritti LGBTQ+, ma anche la protezione dei valori democratici e il ruolo delle scuole nell'insegnamento imparziale.

La legge potrebbe impedire alle persone di discutere apertamente di argomenti LGBTQ+. Invece di promuovere il dialogo, genera paura e repressione. Gli studenti LGBTQ+ potrebbero sentirsi soli e non supportati in scuole che dovrebbero aiutarli a crescere.

Le azioni della Bulgaria dimostrano quanto facilmente i diritti umani possano essere minacciati, persino nell'Unione Europea. Il mondo osserva con attenzione, chiedendosi come la Bulgaria adeguerà le sue leggi ai valori europei.

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