Studio: come le nanoplastiche possono compromettere l'efficacia degli antibiotici, aumentando la resistenza batterica.
RomeRicercatori dell'Università di Vienna, dell'Università di Bonn e dell'Università di Debrecen hanno scoperto che minuscole particelle di plastica possono influenzare l'efficacia degli antibiotici. Queste particelle potrebbero compromettere l'azione degli antibiotici e facilitare lo sviluppo di resistenza nei batteri. Lo studio ha esaminato come le comuni plastiche interagiscono con la tetraciclina, un antibiotico impiegato nel trattamento di varie infezioni. Sono stati analizzati diversi tipi di plastica:
- Polietilene (PE)
- Polipropilene (PP)
- Polistirene (PS)
- Nylon 6,6 (N66)
Nylon 6,6, spesso utilizzato nell'abbigliamento, è stato scoperto aderire fortemente agli antibiotici. Queste microparticelle di plastica, che misurano meno di 0,001 millimetri, sono molto più comuni negli ambienti interni rispetto a quelli esterni. Probabilmente perché provengono dai tessuti e possono essere inalate, il che potrebbe influenzare l'efficacia degli antibiotici.
Quando antibiotici come la tetraciclina aderiscono a minuscole particelle di plastica, potrebbero non funzionare correttamente nell'organismo. Questo può comportare una distribuzione irregolare degli antibiotici, riducendone l'efficacia e provocando effetti collaterali. Lo studio ha anche rilevato che queste piccole particelle di plastica possono accumulare antibiotici in determinate aree, il che è preoccupante perché potrebbe portare a una maggiore resistenza antibiotica. Con l'aumento della resistenza agli antibiotici nel mondo, è essenziale comprendere bene queste interazioni.
Importante Scoperta: I nanoplastiche stanno diventando onnipresenti negli ambienti quotidiani, specialmente indoor a causa dei tessuti, e potrebbero rappresentare un rischio per la nostra salute. Non si limitano a effetti diretti; potrebbero anche interferire con i trattamenti medici. Questa interferenza potrebbe ridurre l'efficacia degli antibiotici, richiedendo dosi più elevate e prolungando i periodi di malattia, complicando così le cure.
Studiando l'interazione tra antibiotici e nanoplastiche, si aprono nuove strade di ricerca. I prossimi studi potrebbero esaminare altri farmaci e come cambia la loro efficacia. Le nanoplastiche presenti nell'ambiente sollevano preoccupazioni sulla loro gestione. Man mano che approfondiamo gli effetti sulla salute, diventa fondamentale trovare metodi per ridurre l'esposizione e affrontare questi rischi.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s41598-024-75785-4e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Leonard Dick, Patrick R. Batista, Paul Zaby, Gabriele Manhart, Verena Kopatz, Lukas Kogler, Verena Pichler, Florian Grebien, Vince Bakos, Benedek G. Plósz, Nikola Zlatkov Kolev, Lukas Kenner, Barbara Kirchner, Oldamur Hollóczki. The adsorption of drugs on nanoplastics has severe biological impact. Scientific Reports, 2024; 14 (1) DOI: 10.1038/s41598-024-75785-4Condividi questo articolo