Reporter e giornalista condannati all'ergastolo dal tribunale militare in Myanmar

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Di Fedele Bello
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Tribunale militare del Myanmar con martelletto e sbarre della prigione.

RomeDue giornalisti di Dawei Watch, Myo Myint Oo e Aung San Oo, sono stati condannati all'ergastolo da un tribunale militare in Myanmar. Kyaw San Min, un redattore di Dawei Watch, ha dichiarato che i due sono stati puniti in base alla Legge contro il Terrorismo del Myanmar, che include una vasta gamma di azioni come violenza, propaganda e reclutamento per il terrorismo.

Sviluppi chiave:

  • Gli arresti risalgono a dicembre a Myeik, situata 560 chilometri a sud di Yangon.
  • I due uomini sono stati ripetutamente presi di mira a causa delle loro attività giornalistiche.
  • Le accuse specifiche ai sensi della legge antiterrorismo non sono state rese note.
  • Preoccupazioni per la sicurezza hanno causato ritardi nel riportare la sentenza.

Da quando i militari hanno preso il potere e iniziato a sopprimere i media indipendenti, Dawei Watch è sotto una maggiore pressione. Cinque suoi giornalisti e un editorialista sono stati arrestati dall'inizio della repressione. Tre di loro sono stati liberati, ma Myo Myint Oo e Aung San Oo hanno ricevuto condanne eccezionalmente severe.

Nonostante le restrizioni, Dawei Watch e molte altre testate giornalistiche continuano a operare clandestinamente e aggiornano spesso le loro piattaforme per eludere i militari. Alcune organizzazioni hanno dovuto trasferire le loro operazioni all'estero per garantirsi la sicurezza. I media indipendenti rimangono una fonte di informazione cruciale ma sempre più minacciata in Myanmar, dove il controllo militare si è rafforzato.

La decisione dell'editore di trattenere la notizia sulla sentenza dimostra il pericolo che giornalisti e le loro famiglie affrontano. Dawei Watch ha dichiarato su Facebook che gli arresti e le detenzioni sono illegali. Le azioni dei militari, come il sequestro di laptop e telefoni dei giornalisti, dimostrano che vogliono impedire alle persone di esprimersi contro di loro.

La sentenza dimostra quanto duramente l'esercito in Myanmar stia reprimendo i giornalisti indipendenti e la libertà di espressione. Questo fa parte di un più ampio sforzo dei governi autoritari per impedire alle persone di esprimersi contro di loro, al fine di mantenere il potere. Sottolinea inoltre la mancanza di processi equi nelle zone controllate dai militari.

Il mondo deve prestare attenzione a ciò che sta accadendo in Myanmar. I paesi dovrebbero esercitare pressioni sul governo militare del Myanmar affinché rispetti i diritti umani e liberi i giornalisti e i prigionieri politici. Il continuo maltrattamento dei giornalisti in Myanmar dimostra l'urgente necessità di un forte sostegno globale per proteggere la libertà di stampa.

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