Giappone punisce ufficiali della difesa per gestione scorretta di dati segreti
RomeIl Giappone punisce centinaia di funzionari per gestione scorretta di dati segreti
Un'indagine ha rivelato che informazioni riservate non sono state gestite correttamente su 38 cacciatorpediniere e sottomarini. Sebbene non ci siano state fughe di dati sensibili al di fuori dell'ambito militare, questa scoperta evidenzia problemi più gravi all'interno dell'organizzazione.
Punti chiave dall'indagine:
- Cattiva gestione dei dati classificati su 38 navi da guerra e sottomarini
- Nessuna fuga di informazioni sensibili
- Personale non autorizzato assegnato regolarmente a compiti sensibili
- 218 persone sanzionate
Il Ministro della Difesa giapponese Minoru Kihara afferma che il problema deriva dalla mancanza di disciplina all'interno dell'organizzazione. Ha sottolineato che spesso venivano assegnate mansioni che comportano informazioni riservate a persone senza le dovute autorizzazioni. Questa situazione è imbarazzante per il Giappone e potrebbe minare la sua reputazione come partner affidabile in ambito difensivo. Il Giappone sta ora intensificando la cooperazione militare con paesi come Stati Uniti, Australia e Regno Unito.
Quest'anno il Giappone ha approvato una nuova legge per rendere più rigorose le norme sulla gestione delle informazioni sensibili. Sono inoltre previsti ulteriori miglioramenti alla cybersecurity. Kihara rinuncia al suo stipendio per un mese come gesto di responsabilità, ma ha dichiarato che è suo dovere rimanere e migliorare l'organizzazione.
Il recente Rapporto sulla Difesa di 548 pagine del Giappone ha avvertito che la sicurezza sta peggiorando. Il documento ha evidenziato minacce come le crescenti tensioni della Cina con Taiwan e le avanzate capacità missilistiche e nucleari della Corea del Nord. Le preoccupazioni sono maggiori poiché il Giappone è vicino a Taiwan; l'isola più occidentale del Giappone, Yonaguni, dista solo 110 chilometri (68 miglia) da Taiwan.
Provvedimenti Disciplinari: 218 Coinvolti
Tra i 218 interessati ai provvedimenti disciplinari:
- 11 alti funzionari sono stati licenziati
- 2 sono stati retrocessi
- Decine sono stati sospesi
- 14 hanno subito riduzioni salariali
- A circa la metà è stato dato un avvertimento
A causa di comportamenti scorretti, l'ammiraglio Ryo Sakai, capo della Forza di Autodifesa Marittima, si dimetterà. Akira Saito, attualmente comandante in capo della Flotta di Autodifesa, assumerà il suo incarico il 19 luglio.
Il Giappone cerca di contenere i danni e rassicurare i suoi partner internazionali. Questo avviene in un momento delicato a causa delle questioni di sicurezza evidenziate nel Libro Bianco della Difesa. Il paese affronta minacce esterne e debolezze interne. Questa stretta è uno sforzo del Giappone per migliorare la sicurezza. Resta da vedere se queste misure riusciranno a ricostruire la fiducia sia a livello nazionale che internazionale.
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