Corte suprema iraniana convalida pena di morte per membro Basij

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Di Fedele Bello
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Martello con bandiera iraniana e sfondo di protesta.

RomeLa Corte Suprema iraniana ha confermato la condanna a morte per un volontario Basij coinvolto negli eventi violenti delle proteste Amini del 2022. Questa decisione evidenzia la posizione rigorosa della magistratura iraniana riguardo agli abusi delle forze di sicurezza durante le proteste di massa.

Un membro dei Basij è stato dichiarato colpevole per aver fatto irruzione nella casa di Jamehbozorg a Karaj, vicino a Teheran, e avergli sparato alla testa mentre cercava manifestanti, incluso il figlio di Jamehbozorg. Questo dimostra come le forze di sicurezza utilizzino azioni estreme per fermare le proteste dopo la morte di Mahsa Amini.

Dettagli principali:

  • Le azioni del membro dei Basij durante le proteste.
  • Il luogo dell'incidente a Karaj.
  • Il coinvolgimento del figlio di Jamehbozorg.
  • La mancanza di copertura della sentenza nei media statali.

Due membri aggiuntivi della Guardia Rivoluzionaria iraniana sono stati condannati al carcere per lo stesso episodio, segnalando uno sforzo più ampio per controllare l'esercito. Sebbene le loro pene siano meno severe, sono significative poiché il personale di sicurezza in Iran solitamente gode di forti protezioni legali.

Il nuovo presidente riformista dell’Iran, Masoud Pezeshkian, si concentra sul rendere le forze di sicurezza responsabili delle loro azioni. Appoggia l'azione legale e ha anche avviato indagini su altri casi di brutalità della polizia. La sua guida rappresenta un importante cambiamento nella risposta alle preoccupazioni pubbliche sulla violenza statale.

Col. Jafar Javanmardi, il capo della polizia di Bandar Anzali, è un altro caso rilevante. Affronta una condanna a morte per aver utilizzato proiettili veri, causando la morte di un giovane manifestante. La Corte Suprema sta ora riesaminando il suo caso. Gli esiti di questi procedimenti potrebbero diventare esempi significativi di responsabilizzazione delle forze di sicurezza in Iran.

Il presidente Pezeshkian sta apportando cambiamenti significativi alla politica iraniana concentrandosi sulla riforma della polizia. Il suo governo mira a risolvere i problemi legati al comportamento degli agenti. Rimane incerto se queste modifiche saranno durature. La Corte Suprema ha un ruolo cruciale in questi sforzi, poiché le sue sentenze possono contribuire a prevenire future brutalità poliziesche.

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