Appello in Germania per ex segretaria nazista di 99 anni

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Di Giovanni Dosa
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Edificio del tribunale con statua della bilancia della giustizia.

RomeUna 99enne, ex segretaria in un campo di concentramento nazista, sta ricorrendo in appello contro il verdetto di un tribunale tedesco. È accusata di aver contribuito all'uccisione di oltre 10.000 prigionieri lavorando come stenografa nell'ufficio del comandante a Stutthof durante la Seconda Guerra Mondiale. Il tribunale l'ha dichiarata colpevole, dimostrando con prove che era a conoscenza e sostenitrice delle crudeltà perpetrate nel campo.

Dettagli salienti dal processo includono:

  • Il campo di concentramento di Stutthof è stato operativo dal 1º giugno 1943 al 1º aprile 1945.
  • Oltre 60.000 prigionieri sono stati uccisi tramite gassazioni, condizioni disumane, marce della morte e deportazioni ad Auschwitz.
  • L'accusata è stata processata in un tribunale per minori poiché aveva 18 e 19 anni all'epoca dei presunti crimini.

Il processo fu fortemente influenzato dalla condanna di John Demjanjuk nel 2011. Demjanjuk fu dichiarato colpevole non per aver ucciso direttamente qualcuno, ma per aver contribuito al funzionamento di un campo nazista. Questa storica sentenza permise di perseguire persone per il loro ruolo nel sistema nazista senza dover dimostrare che avessero partecipato a omicidi specifici.

Seconda Guerra Mondiale: imputata al processo come complice nei crimini del campo di concentramento

I procuratori sostengono che i compiti amministrativi di Furchner fossero essenziali per il funzionamento del campo, rendendola complice dei crimini lì perpetrati. Il suo processo è uno degli ultimi di questo genere poiché molti sospettati sono ormai molto anziani. C'è una corsa per assicurare la giustizia finché i sospetti sono ancora in vita per affrontare il processo. Tuttavia, le domande sulle loro capacità di partecipare ai processi creano sfide per i tribunali.

Germania dimostra ancora il suo impegno a fare i conti con i crimini dell'Olocausto, anche a distanza di molti anni. Tuttavia, mette in luce le complesse questioni morali e legali nel perseguire persone con ruoli minori ma cruciali nei campi di sterminio nazisti. Questo processo, e altri simili, ci ricordano l'importanza della responsabilità, indipendentemente dal tempo trascorso.

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