Caso Sangare: la sorella accusa, aiuti mancati per Moussa
La sorella di Moussa Sangare denuncia l'assenza di supporto per il fratello, reo confesso dell'omicidio di Sharon Verzeni.
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RomeDopo il ritorno dall'estero, Moussa ha iniziato a usare droghe sintetiche. La sua famiglia ha cercato diverse volte di ottenere aiuto, ricevendo solo volantini di centri antiviolenza.
Nel frattempo, l'avvocato di Moussa parla di valutare una perizia psichiatrica, descrivendo Moussa come stanco e provato.
Ecco punti chiave del caso:
- Nessun aiuto concreto per liberare Moussa dalla dipendenza.
- Comportamenti violenti anche segnalati dai vicini.
- Moussa ha minacciato la sorella con un coltello.
- Confessione di omicidio senza motivazioni apparenti.
- L'avvocato valuta una perizia psichiatrica.
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