Calenzano, la Procura in azione: sequestrata area per due mesi per un'indagine approfondita
RomeLa procura di Prato ha avviato un'indagine sul deposito Eni di Calenzano dopo un'esplosione che ha causato la morte di cinque operai il 9 dicembre. L'area è stata sequestrata per 60 giorni per permettere analisi approfondite. Una squadra di esperti sta esaminando le cause dell'incidente, con focus sulla sicurezza sul lavoro e l'impiantistica.
Il sindaco Giuseppe Carovani ha dichiarato che i danni causati dall'esplosione si estendono oltre quanto previsto dal piano di emergenza. Il piano di emergenza esistente, aggiornato nel 2021, è ora sotto revisione.
Un elenco degli eventi recenti include:
- 11 dicembre: continuano le indagini con sopralluoghi tecnici.
- 12 dicembre: telegramma di cordoglio del Vaticano per le vittime.
- 13 dicembre: annunciata una riunione del consiglio comunale il 23 dicembre per discutere l'accaduto.
I funerali delle vittime sono in programma, mentre proseguono gli accertamenti sul DNA per riferire i resti ai familiari. Il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi, ha confermato che Eni rimborserà i danni alle imprese colpite, mettendo in luce l'importanza strategica del deposito per il Centro Italia. Le autorità locali chiedono riflessioni sulla sicurezza e posizione dell'impianto.
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