Violenza shock a Lamezia: primario colpito nel pronto soccorso da un parente armato

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Di Giovanni Dosa
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Esterno del pronto soccorso dell'ospedale di notte con la polizia.

RomeIl primario del pronto soccorso di Lamezia Terme, Rosarino Procopio, è stato aggredito da un parente di una paziente da dimettere. Procopio stava spiegando che la degenza era finita e poteva tornare a casa. Un familiare non era d'accordo e lo ha colpito con un manganello.

Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia e la sorveglianza dell'ospedale. La polizia sta indagando. L'azienda sanitaria si schiera a fianco di Procopio, offrendogli protezione legale. È prevista la costituzione di parte civile contro l'aggressore.

La ASP di Catanzaro condanna l'atto. Ecco alcuni punti chiave:

  • Il primario spiegava le dimissioni ai parenti.
  • Un parente lo ha aggredito con un manganello.
  • Intervento immediato di polizia e sicurezza ospedaliera.
  • L'ASP fornisce supporto legale a Procopio.
  • In corso azioni legali contro l'aggressore.

L'aggressione ai medici è un problema crescente. Il Governo ha in programma nuove misure per proteggere il personale sanitario. Questo episodio mostra quanto sia urgente affrontare il fenomeno. Situazioni simili si sono verificate in altri ospedali, come Castrovillari e Soriano, evidenziando la necessità di maggiore sicurezza.

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