Agenzie ONU chiedono giustizia per naufragio di migranti in Grecia
RomeSolo 104 persone sono sopravvissute al naufragio dell'Adriana, un peschereccio che trasportava fino a 750 migranti. La barca stava viaggiando dalla Libia all'Italia. Le autorità greche non sono riuscite a evacuare i passeggeri in tempo a causa delle pessime condizioni dell'imbarcazione. I sopravvissuti affermano che la barca sia affondata durante un tentativo di traino fallito da parte della guardia costiera greca, ma i funzionari greci lo negano.
Due agenzie delle Nazioni Unite richiedono un'accurata indagine, ritenendo che sia fondamentale per la giustizia. Inoltre, tale investigazione contribuirà a prevenire il ripetersi di eventi simili.
Punti principali:
- 104 sopravvissuti
- 750 migranti a bordo
- Barca dalla Libia all'Italia
- Affermazioni di un tentativo di traino fallito
- Richiesta di un'indagine approfondita
- Coinvolgimento di HRW e Amnesty International
La guardia costiera greca ha avviato un'indagine pochi giorni dopo l'incidente, ma non sono stati forniti aggiornamenti. Nel novembre del 2023, il difensore civico dello stato greco ha avviato un'inchiesta separata. Entro la mattina di venerdì, le autorità greche non avevano rilasciato dichiarazioni riguardo all'anniversario del naufragio e non hanno risposto alle richieste di commento.
Molti migranti attraversano la Grecia per entrare in Europa. Provengono da Medio Oriente, Africa e Asia, sperando di trovare una vita migliore nell'Unione Europea.
L'affondamento della Adriana è uno dei peggiori disastri migratori degli ultimi tempi. I sopravvissuti hanno riferito che la barca era sovraccarica e in pessime condizioni. Le autorità greche non hanno evacuato le persone quando necessario. I superstiti hanno descritto momenti di terrore mentre l'imbarcazione affondava e hanno accusato la guardia costiera greca di aver tentato di rimorchiare la nave. Le autorità greche negano queste accuse.
Due agenzie delle Nazioni Unite chiedono un’indagine chiara e completa. HRW e Amnesty International sostengono che ci sono stati pochi progressi. Sottolineano l'importanza di ritenere tutte le parti responsabili.
Il tribunale navale greco ha avviato le indagini subito dopo l'incidente. Non abbiamo ancora informazioni precise sull'andamento dell'inchiesta. Siria, Egitto e altri paesi sono preoccupati per la sicurezza dei loro cittadini.
Un anno dopo, le famiglie delle vittime cercano ancora risposte. I sopravvissuti chiedono che i responsabili siano considerati responsabili. I gruppi per i diritti umani e le agenzie internazionali sostengono queste richieste. Il problema non è ancora risolto e c'è un urgente bisogno di chiarezza e giustizia.
I sopravvissuti aspettano giustizia. Le famiglie delle vittime sono ancora in lutto. Persone in tutto il mondo osservano con attenzione. La richiesta di un'indagine chiara e onesta si fa sempre più forte.
Le autorità greche devono affrontare questi problemi. La tragedia dell'Adriana è un serio monito. Le persone chiedono ancora giustizia e responsabilità.
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