Compenso alle vittime di abusi del clero defunto, critiche emergono

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Di Fedele Bello
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Sagoma di chiesa con croce spezzata e denaro.

RomeLuis Argüello, presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, ha presentato un nuovo piano per risarcire le vittime di abusi sessuali da parte del clero che sono decedute. Durante una conferenza stampa a Madrid, Argüello ha sottolineato l'importanza del piano, ammettendo tuttavia che molti casi sono avvenuti prima degli anni '90 e non possono essere portati in tribunale a causa della prescrizione.

La chiesa ha elaborato questo piano in risposta alla richiesta del governo di risarcire le vittime dello scorso anno. I punti principali del piano includono:

  • Indennizzi economici per le vittime
  • Copertura dei costi medici e terapeutici
  • Sostegno spirituale e psicologico

La chiesa è determinata a scoprire la verità sulle accuse di abusi, anche se l'accusato è deceduto. Jesús Díaz Sariego, presidente della Conferenza delle Ordini Religiosi in Spagna, afferma che la chiesa ha un obbligo morale di supportare le vittime in questi casi, anche quando non è più possibile rivolgersi alla giustizia.

Per realizzare questo piano, sarà istituito un nuovo comitato di esperti. Il comitato avrà il compito di consigliare ogni diocesi nella gestione dei casi individuali. Faranno parte del comitato:

  • Quattro esperti medici
  • Quattro esperti in diritto penale
  • Un rappresentante della conferenza episcopale
  • Un rappresentante della Conferenza dei Religiosi di Spagna

Un rappresentante delle associazioni delle vittime potrebbe essere coinvolto. Nonostante gli sforzi della Chiesa, le vittime e il governo spagnolo hanno criticato il piano.

Juan Cuatrecases, rappresentante del gruppo vittime Robbed Childhood, ha criticato il piano su Radio Nazionale Spagnola, affermando che mancasse di sufficiente controllo governativo e che non fosse adeguato. Anche il governo spagnolo ha rigettato il piano della chiesa, sostenendo che non fosse vincolante e non garantisse una compensazione adeguata.

Argüello ha dichiarato che il progetto ha ricevuto un forte sostegno dal clero. Dei 67 vescovi presenti, solo uno non ha partecipato alla votazione su uno dei tre documenti. Tuttavia, la mancanza di supervisione governativa rimane una questione cruciale.

Questo piano è un buon inizio, ma non è abbastanza robusto per garantire che la giustizia venga fatta. La supervisione governativa potrebbe rendere il processo più trasparente e far rispettare le regole, elemento cruciale per una vera responsabilità. I gruppi delle vittime hanno il diritto di chiedere più di semplici sforzi da parte della chiesa. Per far funzionare bene il piano, dovrebbero esserci controlli ed equilibri da parte di organizzazioni esterne.

Irlanda e Australia hanno avviato indagini governative sugli abusi sessuali del clero, offrendo un esempio per la Spagna. Revisioni indipendenti e il coinvolgimento delle vittime potrebbero portare a cambiamenti significativi e ristabilire la fiducia, elementi attualmente assenti nel piano spagnolo. L'azione della Chiesa spagnola dimostra un passo verso il riconoscimento del problema e l'intenzione di fare riparazioni, ma mancano misure forti e applicabili.

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