Il governo militare del Myanmar blocca VPN e arresta 25 persone

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Di Giovanni Dosa
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Diverse serrature bloccano l'accesso a internet con la bandiera del Myanmar sullo sfondo.

RomeVenerdì, Radio Free Asia, finanziata dal governo degli Stati Uniti, ha riportato che circa 25 persone sono state arrestate e multate nella regione di Ayeyarwady in Myanmar. Le forze di sicurezza hanno trovato applicazioni VPN sui loro telefoni. Questo avviene mentre il governo militare del Myanmar sta affrontando una forte resistenza da parte dei combattenti per la democrazia. Il paese è in stato di guerra civile.

La libera circolazione delle informazioni è stata gravemente limitata:

  • Accesso a Internet interrotto in quasi 90 dei 330 comuni
  • Chiusura regolare delle comunicazioni civili nelle zone di conflitto attivo
  • Misure di blocco delle VPN implementate

Secondo un rapporto di Athan, un'organizzazione che sostiene la libertà di espressione, queste restrizioni rendono difficile la divulgazione delle segnalazioni di presunti abusi dei diritti umani.

Dopo il colpo di stato militare del 2021, le persone hanno utilizzato i social media, soprattutto Facebook, per organizzare proteste. Quando le manifestazioni pacifiche sono diventate violente, molti organi di informazione indipendenti sono stati chiusi o costretti a nascondersi. Questo ha aumentato la necessità di informazioni sicure online.

All'inizio di questo mese, il servizio di notizie online Khit Thit, che sostiene la resistenza, ha riferito di sforzi per bloccare le VPN. Ufficiali del Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni del Myanmar si sono uniti a una compagnia tecnologica locale e a esperti di comunicazione cinesi. La Cina, che ha regole rigorose su internet, è amica del governo militare del Myanmar.

Il Governo di Unità Nazionale si dichiara il legittimo governo. L'8 giugno, ha criticato i militari per aver limitato i diritti fondamentali della popolazione. Inoltre, ha promesso di continuare a lavorare per creare una rete internet indipendente nelle aree fuori dal controllo militare.

L'esercito del Myanmar sta incontrando difficoltà a gestire la situazione in diverse aree. Interrompere parti di Internet potrebbe aiutarli in qualche modo, ma questi blackout impediscono anche che le informazioni sugli abusi dei diritti umani vengano diffuse. Questa costante mancanza di comunicazione preoccupa gli osservatori internazionali e i gruppi per i diritti umani. La situazione rimane tesa poiché la battaglia per il controllo delle informazioni continua in Myanmar.

Il governo sta rafforzando le misure di sicurezza, sia online che offline. Stanno controllando frequentemente i telefoni cellulari per app VPN. Se qualcuno viene trovato con un'app VPN, può essere arrestato e multato. L'esercito vuole impedire alla gente di parlare contro di loro e controllare le informazioni nel paese. Le pene per chi viene scoperto sono molto severe.

Il governo del Myanmar sta intensificando le restrizioni su VPN e altre misure, dimostrando quanto siano limitate le libertà civili in questo momento. Si impegnano con determinazione a limitare la libertà di espressione e a controllare l'informazione. Questo influisce sulla percezione del potere militare sia a livello locale che internazionale. I gruppi per i diritti umani stanno chiedendo maggiore trasparenza e responsabilità, poiché continuano a emergere segnalazioni di abusi.

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