Imprese in pericolo: 118mila a rischio usura, con il Sud in prima linea

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Di Torio Alleghi
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Figure oscure che incombono su vetrine di piccoli negozi.

RomeNegli ultimi anni, il numero delle imprese italiane a rischio usura è aumentato, raggiungendo quota 118mila. La situazione è particolarmente grave al Sud, dove un'impresa su tre è a rischio. Le regioni più colpite includono Benevento, Chieti, Savona, Rieti e Lecce. A giugno, le grandi aree metropolitane tra cui Roma, Milano, Napoli, Torino e Firenze mostravano i numeri più alti di imprese insolventi.

Le restrizioni creditizie, in corso dal 2011, hanno causato un calo significativo dei prestiti bancari totali disponibili per le imprese. Le piccole imprese e gli artigiani, spesso incapaci di riscuotere i pagamenti, sono vulnerabili a ritrovarsi sulla lista nera della Centrale dei Rischi.

Secondo la Direzione Investigativa Antimafia, i proventi delle attività usurarie al Sud vengono spesso reinvestiti nelle regioni del Nord Italia. Questo fenomeno è causa di preoccupazione economica e sociale.

Ecco alcune statistiche chiave:

  • Al Sud: 39.538 aziende in sofferenza
  • Nordovest: 29.471 imprese segnalate
  • Centro: 29.027 aziende a rischio
  • Nordest: 19.677 imprese in difficoltà

È essenziale potenziare il “Fondo di prevenzione dell’usura” per supportare le imprese in difficoltà.

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