Leader mondiali in Colombia: azione urgente contro la crisi della biodiversità

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Di Torio Alleghi
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"Foresta pluviale rigogliosa brulicante di piante e fauna selvatica diverse."

RomeEsperti ambientali si sono riuniti in Colombia per affrontare il drastico calo della biodiversità globale. L'obiettivo principale della conferenza è stato quello di contrastare la rapida scomparsa delle specie e degli habitat naturali nel mondo. Le discussioni si sono concentrate su 23 azioni per fermare e invertire la perdita della natura. Un obiettivo cruciale è proteggere il 30% delle terre emerse e il 30% degli ecosistemi danneggiati entro il 2030.

Alla conferenza si è discusso di diverse strategie principali: ampliare il numero di aree protette naturali, restaurare ecosistemi danneggiati, riconoscere il valore delle comunità indigene nella tutela dell’ambiente e promuovere la cooperazione internazionale per salvaguardare la biodiversità.

La Colombia è rinomata per la sua natura variegata e la ricca storia culturale, rendendola un luogo ideale per dialoghi su questi aspetti. Il paese affronta difficoltà, in particolare con l'estrazione dell'oro che colpisce le comunità afrocolombiane e indigene. Queste comunità, insieme ai gruppi ambientalisti, si impegnano a proteggere i loro ambienti naturali nonostante la violenza e l'emarginazione. Le loro azioni dimostrano quanto sia fondamentale includere le conoscenze locali e tradizionali negli sforzi di conservazione.

Declino della biodiversità: una sfida urgente per l'Amazzonia

La perdita di biodiversità è una questione critica non solo in Colombia ma anche nella foresta pluviale amazzonica. Quest'area vitale è minacciata da attività agricole, costruzione di strade e deforestazione. Negli ultimi 50 anni, le popolazioni selvatiche nel mondo sono diminuite del 73%, mentre in America Latina il calo è ancora più drammatico, raggiungendo il 95%. Queste cifre sottolineano l'urgenza di prendere provvedimenti al più presto.

Le comunità indigene svolgono un ruolo fondamentale nella tutela della biodiversità. Da molto tempo riescono a mantenere in salute l'ambiente. Tuttavia, non ricevono abbastanza riconoscimento e supporto a livello globale. È essenziale legalizzare e proteggere le terre indigene per garantire una gestione sostenibile di queste aree.

La ministra dell'Ambiente colombiana, Susana Muhamad, ha sottolineato l'urgenza di un piano completo per sostenere la biodiversità in parallelo con la transizione energetica e gli sforzi di decarbonizzazione. Nonostante qualche passo avanti fatto dalla conferenza di Montreal del 2022, l'attuazione del quadro globale per la biodiversità procede ancora a rilento. È fondamentale agire prontamente per trasformare questi obiettivi in risultati concreti.

La biodiversità è in difficoltà, ma c’è speranza. I successi nel recupero di specie e il lavoro di conservazione mirato dimostrano che la natura può riprendersi. Agendo attivamente, possiamo riparare alcuni dei danni. La conferenza in Colombia mette in evidenza ciò che rischiamo di perdere e gli sforzi congiunti necessari per affrontare la crisi della biodiversità.

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