Quasar primordiali: inaspettata interazione cosmica
RomeQuasar: indizi dal passato dell'Universo
I quasar sono oggetti estremamente luminosi situati al centro delle galassie, e traggono la loro energia da buchi neri supermassicci che inghiottono rapidamente gas. Questi quasar dell'Universo primordiale si pensa si formino in regioni ricche di gas. Tuttavia, le osservazioni non sempre hanno confermato questa teoria. Nuove ricerche utilizzando la Dark Energy Camera (DECam) chiariscono queste discrepanze e propongono un modo per conciliare teoria e osservazioni.
Lo studio ha utilizzato il DECam per analizzare il quasar VIK J2348-3054. Alcuni elementi fondamentali di questa ricerca sono:
DECam, grazie al suo vasto campo visivo, ha permesso di eseguire un'indagine dettagliata attorno al quasar. Utilizzando un filtro su misura per le lunghezze d'onda specifiche, è stata rilevata la radiazione Lyman-alpha, indicatrice di giovani galassie. Questo studio ha permesso di creare una mappa in 3D dell'ambiente circostante il quasar. Tra i risultati, sono state identificate 38 galassie compagne, distribuite fino a 60 milioni di anni luce di distanza, ma nessuna entro i 15 milioni di anni luce.
Queste scoperte cambiano la nostra comprensione dell'area attorno ai quasar. Il fatto che non ci siano galassie vicine a VIK J2348-3054 indica che studi più piccoli potrebbero non rilevare galassie vicine, causando così confusione. Lambert e il suo team suggeriscono che la forte radiazione del quasar impedisce la formazione di stelle nelle galassie circostanti. Questo accade perché la radiazione riscalda il gas intorno, impedendogli di collassare e formare stelle, rendendo le galassie difficili da individuare. Questa scoperta sottolinea l'importanza di rivisitare i precedenti studi sull'ambiente dei quasar adottando questo approccio più ampio.
Strumenti essenziali come DECam si dimostrano fondamentali in astrofisica. Attraverso ampie ricerche, gli astronomi possono osservare non solo le galassie, ma anche il modo in cui i quasar interagiscono con il loro ambiente. Queste scoperte portano a ulteriori domande su come questa intensa radiazione influenzi lo sviluppo delle galassie nel tempo.
Osservatorio Rubin: Una Finestra sul Cosmo Primordiale
Gli scienziati prevedono di ottenere presto molte più informazioni. Il Vera C. Rubin Observatory, un progetto congiunto tra NSF e DOE, ci aiuterà a comprendere gli eventi dell'universo primordiale e il ruolo dei quasar in questo contesto. I ricercatori sono entusiasti di raccogliere nuovi dati che potrebbero chiarire la natura di questi oggetti luminosi e la loro posizione nel cosmo. Il team di Lambert intende esaminare più quasar per comprenderli meglio. Questo lavoro ci permette di apprendere di più sull'universo primordiale e di modificare la nostra concezione dello sviluppo cosmico.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1051/0004-6361/202449566e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Trystan S. Lambert, R.J. Assef, C. Mazzucchelli, E. Bañados, M. Aravena, F. Barrientos, J. González-López, W. Hu, L. Infante, S. Malhotra, C. Moya-Sierralta, J. Rhoads, F. Valdes, J. Wang, I.G.B. Wold, Z. Zheng. A lack of Lyman alpha emitters within 5Mpc of a luminous quasar in an overdensity at z=6.9: Potential evidence of negative quasar feedback at protocluster scales. Astronomy & Astrophysics, 2024; DOI: 10.1051/0004-6361/202449566Condividi questo articolo