Don Patriciello: Giovani armati e fragili, la banda come rifugio

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Di Torio Alleghi
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Vicolo buio vuoto con bossoli sparsi.

RomeA Napoli, la recente morte del giovane Arcangelo Correra ha riacceso l'attenzione sulla crisi di violenza giovanile. Secondo Don Maurizio Patriciello, questi ragazzi, membri di bande, sono fragili e cercano un senso di appartenenza. Le bande offrono un rifugio, ma il problema delle armi nelle loro mani resta cruciale.

Esigenze per affrontare la situazione:

  • Un esercito di maestre e di assistenti sociali.
  • La presenza costante di polizia e carabinieri.
  • Educazione delle giovani generazioni e recupero del ruolo della famiglia.

Don Patriciello evidenzia che molti genitori e ragazzi hanno paura di uscire, segnalando un clima di terrore insostenibile. Critiche recenti al "modello Caivano", definito un fallimento da alcuni, vengono respinte dal parroco. Sottolinea che i cambiamenti richiedono tempo e i problemi sono profondi e radicati.

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