La Fed potrebbe ritardare i tagli dei tassi per l'inflazione
RomeLa Federal Reserve sta rivalutando i suoi piani di riduzione dei tassi di interesse a causa dell'inflazione persistente. I prezzi al consumo sono aumentati del 3,3% a maggio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, leggermente in calo rispetto al 3,4% di aprile. L'inflazione di base, che esclude alcuni elementi come cibo ed energia, è scesa dal 3,6% di aprile al 3,4% di maggio, segnando il più lento aumento annuale degli ultimi tre anni.
Le decisioni sui tassi della Fed influenzano molte cose:
- I costi dei mutui
- I tassi dei prestiti auto
- I tassi delle carte di credito
- Altri prestiti per consumatori e imprese
I costi di prestito più alti possono essere scoraggianti. Le persone che desiderano acquistare case o altri beni possono avere maggiori difficoltà ad ottenere prestiti. Tuttavia, i piani della Fed per abbassare i tassi possono cambiare. Essi aggiornano i loro piani in base all'andamento dell'economia e all'aumento dei prezzi.
I costi elevati dei prestiti potrebbero influenzare le elezioni presidenziali del 2024. Nonostante la disoccupazione sia bassa al 4% e le assunzioni forti, molti elettori hanno una percezione negativa dell'economia. I prezzi rimangono molto più alti rispetto a prima della pandemia e i tassi di interesse elevati aumentano lo stress finanziario.
L'anno scorso, l'inflazione è diminuita, dando speranza alle persone che l'economia potesse migliorare senza causare una recessione. Tuttavia, nell'ultimo trimestre, l'inflazione è stata alta, rinviando qualsiasi taglio dei tassi di interesse previsto e rendendo più difficile raggiungere la stabilità economica.
I funzionari della Fed, incluso Powell, hanno dichiarato che non c'è necessità di ridurre i tassi finché l'economia è in buona salute. Matthew Luzzetti, capo economista per gli Stati Uniti presso Deutsche Bank, ha affermato che la Fed sta aspettando di osservare gli sviluppi prima di prendere decisioni sui tagli dei tassi. La Fed basa le sue decisioni maggiormente sui dati economici attuali piuttosto che sulle previsioni. Nathan Sheets, capo economista globale presso Citi ed ex economista di vertice della Fed, ha sottolineato che negli ultimi tre o quattro anni nessuno è stato in grado di prevedere accuratamente l'inflazione.
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