Santa Maria Capua Vetere: Riammessi sei agenti accusati di abusi nel carcere

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Di Fedele Bello
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Muri della prigione con nastro della polizia e marker dell'indagine.

RomeRiammessi in servizio sei agenti della polizia penitenziaria coinvolti nell'inchiesta sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il Garante campano, Samuele Ciambriello, ha reso noto il provvedimento. Nel dettaglio, gli agenti erano accusati di violenze e torture avvenute il 6 aprile 2020 durante il lockdown in Italia.

I fatti erano iniziati con una protesta dei detenuti del reparto Nilo, che chiedevano mascherine per difendersi dal covid. Il giorno dopo, 300 agenti organizzarono perquisizioni arbitrarie e abusi di autorità. Testimonianze e immagini diffusi dai detenuti mostrarono persone picchiate con manganelli e calci.

I sei agenti riammessi in servizio sono:

  • Gaetano Manganelli
  • Anna Rita Costanzo
  • Due ispettori
  • Due assistenti capo

Questi agenti erano stati sospesi nel giugno 2021. Nel novembre 2022 è iniziato il processo per 52 imputati, tra cui agenti, medici e funzionari. Nel corso del processo sono stati mostrati video delle violenze. Il Garante dei detenuti della Campania auspica una sentenza in tempi brevi.

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