Giornalista di NYC arrestato per crimini d'odio dopo proteste pro-Palestina
RomeUn giornalista di New York City, Samuel Seligson, è stato arrestato e accusato di due reati di vandalismo classificati come crimini d'odio. L'arresto è avvenuto dopo la sua partecipazione a diverse manifestazioni pro-Palestina, durante le quali si sono verificati atti vandalici. Seligson, giornalista accreditato, sostiene di essere stato presente per documentare gli eventi per il suo lavoro. Il suo arresto ha alimentato il dibattito sulla portata dei diritti del Primo Emendamento e ha sollevato preoccupazioni sul trattamento riservato ai giornalisti da parte della polizia.
La NYPD non ha fornito dettagli precisi su cosa abbia fatto Seligson, ma le accuse riguardano atti di vandalismo avvenuti a giugno. I vandalismi hanno preso di mira le proprietà di membri del consiglio del Brooklyn Museum e includevano graffiti antisemiti e simboli collegati ad Hamas. Le autorità hanno fornito queste informazioni sull'incidente.
- Danneggiati quattro appartamenti di membri del consiglio del Brooklyn Museum
- Spray di slogan che accusano i membri del consiglio di finanziare genocidi
- Usati stendardi con simboli collegati a Hamas
- Attivisti mascherati in abiti scuri hanno compiuto gli atti vandalici
Seligson era stato arrestato all'inizio di maggio durante una diversa manifestazione a favore di Gaza, ma il procuratore distrettuale di Brooklyn ha chiuso e sigillato il suo caso. In quell'occasione, stava trasmettendo l'evento in diretta e si è dichiarato giornalista mentre la polizia effettuava gli arresti.
Le autorità hanno arrestato Taylor Pelton in relazione allo stesso episodio di vandalismo. Pelton, che è di religione ebraica, è accusato di aver guidato i vandali. Gli ufficiali sono ancora alla ricerca di altre quattro persone coinvolte.
Si è discusso molto di come la polizia di New York tratti i giornalisti. Durante recenti proteste, gli agenti sono stati accusati di aver preso di mira ingiustamente gli operatori dei media. Due fotoreporter sono stati placcati e arrestati mentre documentavano un evento presso un'università statale. Anche alti ufficiali della polizia hanno criticato i giornalisti sui social media, affermando che inventano storie sulle azioni della polizia durante queste manifestazioni.
Tensioni e proteste a New York a causa delle azioni israeliane a Gaza. Molti manifestano per i diritti dei palestinesi, spesso sfociando in scontri violenti con la polizia. Con il proseguire delle proteste, l'attenzione si concentra sul ruolo dei giornalisti in queste situazioni di tensione. Il dibattito si accende sulla libertà di stampa, il dovere di documentare le proteste e la responsabilità di vigilare sulla polizia.
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