La difesa di Alessia Pifferi invoca una nuova perizia psichiatrica dopo la tragedia della figlia
RomeAlessia Pifferi è in attesa di un appello per la condanna all'ergastolo per la morte della figlia Diana. La difesa sostiene che Pifferi non voleva uccidere la bambina e chiede una nuova perizia psichiatrica. Secondo l’avvocata Alessia Pontenani, la donna soffre di un grave ritardo cognitivo.
I giudici hanno ritenuto Alessia capace di intendere e volere, motivando la condanna per omicidio volontario con moventi egoistici, come la ricerca di uno spazio personale. La difesa chiede una revisione:
- Valutazione del ritardo mentale
- Esclusione del dolo
- Considerazione delle attenuanti
Nel primo grado, la Corte ha rifiutato queste attenuanti. Per la difesa, il caso è più da inquadrare come abbandono di minore. Pifferi sarebbe mentalmente come una bambina di 7 anni, secondo i consulenti legali. Si attendono sviluppi anche sulle indagini contro quattro psicologhe e un'avvocatessa, accusate di aver falsificato prove per favorire Pifferi. Quest'ultima parte sarà cruciale per capire il futuro del caso. La Procura sta esaminando queste nuove accuse per chiudere le indagini.
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