Forze israeliane eliminano comandante e altri 4 militanti in Cisgiordania
RomeOperazione israeliana nel campo profughi: uccisi cinque militanti, incluso un comandante
Le forze israeliane hanno comunicato di aver ucciso cinque militanti, tra cui un importante comandante, durante una vasta operazione in Cisgiordania. Mohammed Jaber, conosciuto anche come Abu Shujaa, un comandante del gruppo Jihad Islamica, è stato tra le vittime. L'operazione si è svolta nel campo profughi di Nur Shams vicino a Tulkarem e segue la recente violenza scatenata dall'attacco di Hamas del 7 ottobre da Gaza.
Aggiornamenti Chiave:
- Mohammed Jaber, comandante della Jihad Islamica, è stato ucciso.
- L'operazione è avvenuta nel campo profughi di Nur Shams.
- Hamas riferisce che 10 dei suoi combattenti sono stati uccisi in diversi luoghi.
- Gli Stati Uniti hanno criticato Israele per gli attacchi ai veicoli delle Nazioni Unite a Gaza.
- Un raid aereo israeliano a Gaza ha ucciso nove membri della famiglia al-Taweel.
Hamas ha riferito che 10 dei suoi combattenti sono morti in diverse località durante le imponenti operazioni militari israeliane in Cisgiordania. Il Ministero della Salute palestinese ha segnalato una undicesima vittima, ma non è chiaro se si tratti di un combattente o di un civile. La situazione è diventata più critica da quando il conflitto a Gaza è iniziato quasi 11 mesi fa in seguito all'attacco iniziale di Hamas.
Gli Stati Uniti hanno fortemente criticato Israele per aver attaccato veicoli dell'ONU a Gaza. Il vice ambasciatore americano Robert Wood ha parlato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, condannando le azioni di Israele che mettono a rischio gli sforzi umanitari. Questa critica è arrivata dopo che il Programma Alimentare Mondiale (PAM) ha sospeso le sue operazioni a Gaza perché l'esercito israeliano ha sparato contro un veicolo contrassegnato del PAM, nonostante avesse l'approvazione delle autorità israeliane. Gli Stati Uniti hanno anche espresso preoccupazione per i recenti attacchi di Israele ai veicoli dell'UNICEF.
I bombardamenti su Gaza hanno provocato una grave crisi umanitaria, sterminando intere famiglie. Un recente attacco aereo israeliano su un appartamento nel campo profughi di Nuseirat ha causato la morte di nove persone, tra cui cinque neonati. Questa tragedia evidenzia la necessità urgente di negoziati per affrontare l'impatto umanitario del conflitto in corso, che ha già provocato oltre 40.000 morti palestinesi.
Il dottor Hagai Levine, capo dell'associazione dei medici della sanità pubblica israeliana, ha chiesto alle Nazioni Unite di vaccinare gli ostaggi israeliani nel corso della prossima campagna di vaccinazione contro la polio. La richiesta di Levine mette in evidenza i pericoli sanitari che corrono gli ostaggi a Gaza. Questo avviene dopo la segnalazione di un caso confermato di polio nella regione, il primo dopo 25 anni, che ha spinto l'OMS a programmare le vaccinazioni per i bambini.
Il persistente conflitto sta aumentando la pressione internazionale e le preoccupazioni per la sicurezza delle persone, rendendo indispensabile per tutte le parti coinvolte avviare dialoghi più incisivi.
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