I mercati mondiali calano mentre Wall Street celebra il Thanksgiving.
RomeI mercati azionari globali hanno chiuso prevalentemente in calo venerdì, mentre gli investitori si confrontavano con diverse politiche economiche. Negli Stati Uniti, i mercati sono rimasti chiusi per il Giorno del Ringraziamento, determinando una minore attività nei mercati americani. Ecco alcuni aggiornamenti importanti sui mercati internazionali:
Giappone: Lo yen si è rafforzato rispetto al dollaro statunitense, raggiungendo 150,02 yen per dollaro, a causa della possibilità di ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone. Corea del Sud: L'indice Kospi è sceso del 2% dopo un taglio dei tassi destinato a sostenere un'economia in difficoltà. Cina: Movimenti positivi, con l'indice Shanghai Composite in aumento dello 0,9%, grazie a un crescente ottimismo nel settore retail dopo misure per stimolare la spesa dei consumatori. Prezzi del Petrolio: Il benchmark statunitense del greggio è sceso a 68,56 dollari al barile, riflettendo le fluttuazioni del mercato in un contesto economico globale mutevole.
La valuta giapponese, lo yen, si è rafforzata, suggerendo un possibile cambiamento nella politica monetaria della Banca del Giappone. Solitamente, il Giappone mantiene bassi i tassi d'interesse per stimolare la crescita economica, ma l'aumento dell'inflazione potrebbe richiedere un adeguamento di questa strategia. Un yen più forte potrebbe ridurre la competitività delle esportazioni giapponesi, influenzando il commercio globale.
La Corea del Sud ha recentemente ridotto i tassi d'interesse a causa delle preoccupazioni per la lenta crescita economica. Questa decisione mira a incentivare la spesa interna, ma potrebbe far aumentare l'inflazione. Indica che le banche centrali stanno dando priorità a misure di supporto economico a breve termine piuttosto che al controllo dell'inflazione sul lungo periodo.
La borsa cinese sta crescendo poiché il paese sta cercando di aumentare il consumo interno di beni e servizi. Questo indica un desiderio della Cina di ridurre la dipendenza dalle esportazioni. Questa trasformazione potrebbe portare a una crescita più stabile all'interno del paese, sebbene possa avere effetti diversi sui paesi che commerciano con la Cina.
Prezzi del petrolio in continua fluttuazione nell'economia globale complessa: prezzi più bassi possono agevolare i paesi importatori riducendo i costi, ma potrebbero anche indicare una minore domanda o un eccesso di offerta, aspetti cruciali per gli investitori.
L'euro è salito a $1,0580 rispetto al dollaro statunitense. Questo aumento è attribuito a vari fattori, tra cui report economici provenienti dall'Eurozona o mutamenti nella percezione degli investitori sull'economia europea.
Gli investitori stanno rivolgendo l'attenzione ai prossimi incontri di politica economica, come quello previsto in Cina a dicembre. I risultati di questi incontri potrebbero influenzare l'economia e le tendenze del mercato nei mesi successivi.
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