La danza degli elettroni svela i segreti delle esplosioni delle stelle di neutroni.
RomeAstrofisici hanno compiuto significativi progressi nello studio delle proprietà su piccola scala degli eventi cosmici, soprattutto osservando le collisioni tra stelle di neutroni. Queste stelle, una volta scontrate, si trasformano in un buco nero e generano un evento luminoso noto come kilonova. Questo fenomeno consente agli scienziati di esaminare la formazione di elementi pesanti come stronzio e ittrio. Le osservazioni sono state realizzate grazie ai telescopi situati in tutto il mondo, inclusi quelli in Australia, Sudafrica, e quelli spaziali come il Telescopio Spaziale Hubble. Questo sforzo coordinato ha permesso agli scienziati di sviluppare una descrizione dettagliata di ciò che accade dopo l’esplosione.
Quando le stelle di neutroni collidono, generano temperature estremamente elevate, simili a quelle presenti subito dopo la nascita dell'universo. Questo fenomeno consente agli elettroni di muoversi liberamente in un gas caldo e carico; tuttavia, man mano che il materiale si raffredda, gli elettroni iniziano ad attaccarsi ai nuclei atomici. Gli scienziati hanno studiato questi eventi per comprendere come gli elementi più pesanti del ferro si formino. Le loro ricerche indicano che la creazione di questi elementi in tali eventi intensi è più complessa e richiede più tempo di quanto si pensasse in precedenza.
Osservazioni chiave emerse da questi studi includono:
- La formazione e rilevamento di elementi pesanti come lo stronzio.
- Il comportamento della materia stellare che si raffredda nel tempo, simile a quello dell'universo subito dopo il Big Bang.
- L'espansione rapida della materia, che consente di osservare simultaneamente diversi stati di formazione.
Queste scoperte sono fondamentali poiché rivelano i processi attraverso cui l'universo produce elementi, contribuendo a risolvere antichi enigmi dell'astrofisica. A differenza dell'aspetto statico degli eventi cosmici, i processi di fusione ed espansione evidenziano una chiara sequenza di eventi che un tempo erano soltanto teorie.
Osservando la luce emessa da questi eventi, gli scienziati possono ritornare indietro nel tempo e scoprire lo stato dell'universo miliardi di anni fa. Questo metodo integra lo studio della radiazione cosmica di fondo, offrendo una visione più chiara di questi eventi invece di basarsi soltanto sui segnali cosmici residui. Tali osservazioni ci aiutano a comprendere meglio sia le attività spaziali attuali sia il processo generale con cui si sono formati l'universo e i suoi elementi.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1051/0004-6361/202348758e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Albert Sneppen, Darach Watson, James H. Gillanders, Kasper E. Heintz. Rapid kilonova evolution: Recombination and reverberation effects. Astronomy & Astrophysics, 2024; 688: A95 DOI: 10.1051/0004-6361/202348758Condividi questo articolo