Mercati asiatici trainati da Wall Street, attenzione alle banche centrali
RomeLe borse asiatiche sono cresciute all'inizio della settimana grazie agli ottimi risultati di Wall Street della scorsa settimana. Gli investitori guardano con interesse ai prossimi incontri delle banche centrali negli Stati Uniti e in Giappone. Anche i futures americani e i prezzi del petrolio sono aumentati.
A Tokyo, l'indice Nikkei 225 è aumentato del 2,5% raggiungendo i 38.587,87 punti. Mercoledì si terrà una riunione di politica monetaria della Banca del Giappone, durante la quale gli investitori prevedono un possibile aumento dei tassi di interesse dallo zero quasi assoluto fino a circa lo 0,3%. Lo stesso giorno terminerà anche la riunione della Federal Reserve degli Stati Uniti, che dovrebbe mantenere invariato il suo tasso di interesse chiave, ma potrebbe suggerire un taglio del tasso per settembre.
Punti salienti della settimana:
- Riunione della Banca del Giappone, mercoledì.
- Incontro della Federal Reserve degli Stati Uniti, mercoledì.
- Dati sull'occupazione negli Stati Uniti, venerdì.
- Crescente inflazione globale e volatilità dei mercati.
Il yen giapponese ha subito un calo rispetto al dollaro statunitense, scambiando a 153,42 yen lunedì, in discesa dai 153,76 yen della settimana scorsa. Questa diminuzione è dovuta alle aspettative di una possibile variazione dei tassi da parte della Banca del Giappone.
In altre parti dell'Asia, l'indice Hang Seng di Hong Kong è aumentato dell'1,8% a 17.331,24, mentre il Composto di Shanghai è rimasto stabile intorno a 2.892,10. I profitti industriali in Cina sono cresciuti del 3,5% nella prima metà del 2024, segnale positivo. L'S&P/ASX 200 dell'Australia ha registrato un aumento dello 0,8% a 7.988,20, e il Kospi della Corea del Sud è salito dell'1,2% a 2.765,05. Anche il Taiex di Taiwan è cresciuto dello 0,7%. Il mercato azionario di Bangkok è rimasto chiuso per festività.
Venerdì, l'indice S&P 500 è aumentato dell'1,1% fino a raggiungere i 5.459,10 punti. Il Dow Jones Industrial Average ha registrato una crescita dell'1,6%, arrivando a 40.589,34 punti, mentre il Nasdaq composite è salito dell'1% fino a 17.357,88 punti. Anche i titoli delle piccole imprese hanno visto un incremento, con l'indice Russell 2000 in aumento dell'1,7% e un rialzo mensile del 10,4%.
Alcuni titoli tecnologici, soprannominati i "Magnifici Sette", hanno recuperato parte delle loro perdite. Nvidia è salita dello 0,7%, sebbene abbia registrato una perdita settimanale del 4,1%. 3M è balzata del 23% dopo aver superato le aspettative di profitto e aver aumentato le previsioni di guadagno per l'anno.
Venerdì, i dati hanno rivelato che i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati del 2,5% a giugno rispetto all'anno precedente, una diminuzione rispetto al 2,6% di maggio. Ciò ha rafforzato la convinzione che i tassi di interesse potrebbero essere ridotti. Il mercato è generalmente considerato più sano quando un gran numero di azioni è in rialzo.
Il prezzo del petrolio greggio di riferimento statunitense è aumentato di 18 centesimi raggiungendo i $77,34 al barile lunedì. Il Brent ha registrato un incremento di 28 centesimi, arrivando a $80,56 al barile. L'euro è salito leggermente, scambiato a $1,0862 rispetto a $1,0857.
Gli esperti di mercato rimangono ottimisti ma cauti, cercando stabilità in un'economia imprevedibile. Dal momento in cui la Federal Reserve ha iniziato ad aumentare i tassi d'interesse nel marzo 2022, il mercato ha spesso sbagliato le previsioni su quando e quanto i tassi potrebbero essere ridotti.
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